plasmide
Redazione De Agostini
sm. [da plasma+-ide]. Frammento ciclico di acido desossiribonucleico a doppio filamento, occasionalmente presente nelle cellule batteriche, distinto dal DNA batterico. I plasmidi possono conferire alla cellula batterica un'attività enzimatica che questa non possiede (per esempio la resistenza a un antibiotico) e possono talvolta integrarsi temporaneamente o permanentemente nel DNA batterico, nel qual caso vengono definiti episomi. Ha particolare interesse biologico e medico la possibilità che due cellule batteriche, unendosi temporaneamente, si scambino un plasmide (fenomeno detto della coniugazione batterica); infatti, in questo processo, un ceppo batterico può acquisire proprietà virulente nuove.