plàcito
Indicesm. [sec. XVI; dal latino placítum, propr., ciò che piace, neutro sostantivato di placítus, pp. di placēre, piacere].
1) Assemblea generale presso gli antichi popoli germanici per decidere in materia giuridica. Più tardi il placito s'identificò nell'assemblea, diretta dal re o da un suo delegato, per giudicare i delitti maggiori. In epoca feudale si ebbe anche un placito comitale o assemblea del conte-feudatario per i delitti commessi nel suo feudo, a eccezione di quelli riservati al placito regio. Era chiamato placito anche il tributo percepito dai sudditi per la gestione della giustizia.
2) Per estensione, sentenza giudiziaria. Più in genere, principio, opinione espressa da persona autorevole, specialmente in campo filosofico. Scherzoso: a placito, ad arbitrio; a mio placito, a mio beneplacito.