parkinsonismo
sm. [sec. XX; da (morbo di) Parkinson]. Sindrome simile al morbo di Parkinson per sintomatologia, ma con una precisa origine, e differente per decorso, prognosi e terapia. Il parkinsonismo infettivo comprende quello postencefalitico (da encefalite letargica o da malattia virale dei bambini) e quello sifilitico, conseguente a sifilide cerebrale. I parkinsonismi tossici sono dovuti a esposizione lavorativa prolungata a manganese, mercurio, solfuro di carbonio o a intossicazione acuta da ossido di carbonio. Frequenti sono i parkinsonismi da farmaci neurolettici (per blocco dei ricettori della dopamina), che in genere scompaiono con la sospensione della terapia o con l'assunzione di farmaci anticolinergici. Il parkinsonismo dovuto ad arteriosclerosi cerebrale (entità peraltro discussa) colpisce in età avanzata, ed è associato a vari altri sintomi neurologici. Risponde poco alla terapia. Ricordiamo ancora un parkinsonismo post-traumatico (per esempio in vecchi pugilatori), neoplastico, da tumori intracranici.