parécchio
Indiceagg., pron. e avv. [sec. XIV; latino paricŭlus, dim. di par paris, pari (aggettivo)].
1) Indica quantità rilevante (mameno di molto) come agg. e pron. indef.: possiede parecchi libri; ci vuole parecchio lavoro; hai già ottenuto parecchio; parecchi si allontanarono sdegnati; o come avv.: è dimagrito parecchio. § Il termine è stato impropr. attribuito a Giolitti (in realtà lo statista, in una lettera indirizzata a C. Peano, aveva scritto “molto”, ma la Tribuna lo mitigò in parecchio) al centro dell'ironia degli interventisti. Il senso delle parole di Giolitti, pronunciate quando il primo conflitto mondiale era già scoppiato da un anno, stava nella possibilità, da parte italiana, di ottenere diplomaticamente “parecchio” dall'Austria, cioè le terre irredente, senza entrare in guerra.
2) Agg. ant., pari, uguale: “salendo su per lo modo parecchio / a quel che scende” (Dante).