oscurantismo

sm. [sec. XIX; dal fr. obscurantisme]. Atteggiamento di preconcetta ostilità nei confronti dell'evoluzione della società verso forme progredite di convivenza, nelle quali la personalità individuale possa esprimersi con maggiore autonomia di giudizio e più ampia libertà d'azione. Il diffondersi dell'istruzione anche fra i ceti popolari tradizionalmente incolti; il moltiplicarsi dei gruppi sociali direttamente coinvolti nella vita politica; il riconoscimento dell'esistenza di diritti intangibili per ogni essere umano; lo sviluppo del progresso tecnico con la sua capacità di affrancare l'uomo dalla millenaria paura verso le forze della natura, costituiscono altrettanti aspetti di un'inarrestabile trasformazione dell'umanità, che viceversa l'oscurantismo respinge come pretesa prova della perdita degli antichi valori della tradizione, ritenuti gli unici termini di riferimento validi tanto nel campo dei rapporti sociali e culturali, quanto in quello delle gerarchie politiche.