organum
s. neutro latino medievale usato in italiano come sm. Forma primitiva di polifonia, in uso nei sec. IX-XIII, la prima sviluppatasi nella storia della musica europea. Il nome organum (che deriva secondo alcuni da organare nel senso di organizzare le parti polifoniche; secondo altri dall'imitazione di procedimenti usati sull'organo) viene applicato alle primissime forme tramandate di contrappunto nota contro nota, per quarte, quinte od ottave parallele, o per moto obliquo. Nel corso dell'evoluzione dell'organum, che coincise con quella dei primi secoli della polifonia, si passò all'uso del moto contrario, quindi al superamento della scrittura nota contro nota con l'organum melismatico, dove al lento procedere di rare note lunghe della vox principalis (punto di partenza sempre desunto dal repertorio gregoriano) si contrappongono numerose note nell'altra o nelle altre voci, che si organizzarono in modo sempre più complesso, fino a rendere necessario il ricorso a una scrittura ritmicamente definita secondo i principi della notazione modale. Il punto culminante di tale processo è segnato dalla scuola di Notre-Dame con Leoninus e Perotinus: dopo questo momento di massima fioritura l'organum cominciò a declinare.