onniveggènza
Redazione De Agostini
sf. [da onniveggente]. L'essere onniveggente. È facoltà da cui si svolge probabilmente l'onniscienza, come attributo divino. L'onniveggenza è una caratteristica di divinità uraniche (dei-cielo, dei-sole, ecc.), che dall'alto scorgono ogni cosa. La funzione dell'onniveggenza, come quella dell'onniscienza, vuole garantire l'osservanza delle norme senza che sfugga la minima trasgressione. Con la stessa funzione l'onniveggenza può essere attribuita, oltre che a enti sovrumani, anche a uomini particolari (indovini); nel senso che costoro svelano al soggetto in seguito a quale sua trasgressione si sia trovato in una determinata condizione critica (malattia, disgrazia, ecc.).