oggètto (psicologìa)
Indicele cose o le persone su cui il soggetto proietta pulsioni o affetti necessarie alla soddisfazione dell'istintività.
Oggetto totale e oggetto parziale
Nella concezione di oggetto classica freudiana si possono distinguere due aspetti diversi. In un caso il termine oggetto designa una persona oggetto di amore, attrazione o odio; si tratta in questo caso di un oggetto totale con il quale entra in relazione l'Io nella sua globalità. Questo tipo di rapporto viene definito relazione oggettuale. Nell'altro caso il termine di oggetto è in rapporto alla nozione di pulsione: l'oggetto è il mezzo attraverso il quale la pulsione cerca di raggiungere il proprio soddisfacimento. In questo caso l'oggetto non è necessariamente una persona, ma può essere una parte del corpo (oggetto parziale) o una fantasia (oggetto fantasmatico). I diversi tipi di oggetto corrispondono a fasi diverse dello sviluppo libidico: l'oggetto parziale è essenzialmente un oggetto pregenitale, mentre l'oggetto totale corrisponde ad una fase genitale alla quale si è giunti attraverso una graduale integrazione delle pulsioni parziali.
Oggetto buono e oggetto cattivo
Negli anni Trenta, M. Klein ha introdotto i concetti di oggetto buono e oggetto cattivo per denotare i primi oggetti pulsionali della vita fantasmatica del bambino. Secondo l'autrice, il bambino, nel tentativo di superare l'ambivalenza emotivamente insopportabile verso un seno (o altri oggetti parziali o totali) vissuto a volte come gratificante e a volte frustrante, scinde l'oggetto in due parti: un oggetto buono, gratificante, sul quale proietterà il suo amore e dal quale si sentirà a sua volta rassicurato, e un oggetto cattivo, sul quale proietterà l'odio e dal quale si sentirà perseguitato. Questo meccanismo di scissione permette la proiezione su di un unico oggetto di pulsioni di vita e di morte che sono, secondo la concezione kleiniana, presenti già alla nascita.