nón allineaménto
loc. usata come sm. Termine del linguaggio politico, usato per indicare una linea di politica internazionale patrocinata dalla Iugoslavia (1961) e poi seguita anche da altri Paesi come alternativa per sottrarsi alla divisione del mondo nei due blocchi contrapposti, rispettivamente dominati dall'URSS e dagli USA e che hanno caratterizzato lo scenario politico-militare dal secondo dopoguerra sino alla dissoluzione del campo comunista (1989-91). La posizione di equidistanza dalle due superpotenze si è andata rafforzando nel tempo attraverso numerose conferenze internazionali (la prima a Belgrado nel 1961). Nella riunione di Accra (Ghana, 1991) partecipavano 102 Paesi, ma si notavano i primi segni di sfilacciamento conseguenti alla fine del bipolarismo, con l'uscita dell'Argentina dal Movimento dei Paesi non allineati. Pur espressione di una linea di equilibrio, tuttavia, i gravi problemi economici e sociali interni, la disparità delle istituzioni e alcune complesse questioni internazionali pendenti fra i Paesi non allineati, talvolta esplose in veri e propri conflitti armati, fecero sì che questi stessi Paesi dovessero spesso ripiegare su scelte di difficile equilibrio individuale per ottenere aiuti e alleanze tattiche proprio da parte di quei blocchi dai quali cercavano di emanciparsi.