montare
Indicev. intr. e tr. (ind. pr. mónto) [sec. XIII; latino volg. *montāre, da mons montis, monte].
1) Intr., spostarsi da un luogo più basso a uno più elevato, salire: montò sulla sedia per parlare; montare a cavallo; montare in carrozza, in vettura; fig.: montare in cattedra, fare il saccente.
2) Riferito a liquidi, crescere, aumentare di volume: la piena rischia di montare oltre il livello di guardia.
3) Fig., detto di stati violenti e passionali dell'animo: montare in collera, in bestia, su tutte le furie;montare in superbia, insuperbirsi; gli montò il sangue alla testa, perse il controllo di sé; il vino gli monta alla testa, gli sottrae la capacità di ragionare.
4) Anticamente, importare, giovare: “disse allora Filomena: questo non monta niente” (Boccaccio).
5) Tr., salire, percorrere: montare una lunga scalinata.
6) Cavalcare: montare un cavallo baio; con valore assoluto: sa montare con abilità;montare la sentinella, fare il proprio turno di guardia.
7) Unire insieme i diversi pezzi di un meccanismo per renderlo funzionante; eseguire un montaggio: montare una macchina, un film;montare un quadro, incorniciarlo.
8) Far aumentare di volume: montare la panna, la chiara dell'uovo, sbatterle con la frusta o con il frullatore fino a ottenere una spuma soda. Fig.: montare la testa a qualcuno, esaltarlo eccessivamente; montare una notizia, ingrandirla ad arte; rifl., insuperbire, esaltarsi. In tal senso nell'uso familiare frequente il pp. anche come agg. e sm. (f. -a), persona troppo piena di sé, presuntuoso: non è che un montato.
9) Detto di animali maschi, accoppiarsi con la femmina.