montagna, discorso della-
collezione di detti di Gesù, contenuta nei cap. V-VII del Vangelo di Matteo, cui fa riscontro una variante più concisa nel Vangelo di Luca (cap. VI, 17-49); viene così definito perché si presenta come un discorso ininterrotto che Gesù avrebbe pronunciato sopra un monte (Matteo V, 1-2). In realtà, l'accostamento dei detti di Gesù è dovuto all'elaborazione della tradizione sinottica, cui gli evangelisti han dato la definitiva forma letteraria. Il tema fondamentale del discorso della montagna è costituito dall'enunciazione di un programma etico valido per la situazione escatologica inaugurata dall'irrompere tra gli uomini del regno di Dio nella persona di Gesù stesso: per questo lo si è anche definito la magna charta del regno di Dio. Il tema si snoda attraverso le sezioni delle beatitudini, della reinterpretazione critica della legge mosaica, dei detti sull'elemosina, la preghiera, il digiuno, le ricchezze, il giudicare, e si conclude con l'appello a mettere in pratica l'insegnamento di Gesù. Il discorso della montagna ha costantemente tenuto un posto centrale nella storia della Chiesa, e, in modo particolare, per il suo radicalismo, per la tensione escatologica e il rigorismo etico che lo pervadono, ha costituito un'inesauribile fonte d'ispirazione per i movimenti e i gruppi cristiani non istituzionali (eresia, anabattismo, ecc.).