mimèsi
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sf. [sec. XVIII; dal greco mímēsis, tramite il latino tardo mimēsis].
1) Lett., imitazione di atteggiamenti, voce o gesti.
2) Nella filosofia platonica, rapporto fra le cose sensibili e le idee. Nell'estetica classica l'arte è intesa come mimesi, cioè imitazione, della natura e mentre Platone la giudica imperfetta in quanto imitazione di un'imitazione (mimesi della natura che è a sua volta mimesi dell'idea), Aristotele la rivaluta pienamente ritenendola mimesi non della realtà particolare ma dell'universale.