maturità
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; dal latino maturítas].
1) L'essere maturo; stato, condizione di ciò che è maturo: il grano è giunto a maturità.
2) Periodo della vita di un individuo in cui viene raggiunto lo sviluppo di organi e funzioni che si stabilizzano per un certo tempo. Organi e funzioni non raggiungono mai la maturità contemporaneamente nello stesso individuo, e alcuni di questi possono essere già entrati in fase involutiva mentre altri sono ancora in fase di sviluppo. Per estensione, l'età umana intermedia tra la giovinezza e la vecchiaia: un uomo nella piena maturità. Fig., condizione di completo sviluppo psichico e intellettuale: ragazzo che rivela una precoce maturità; capacità di agire con piena consapevolezza di sé: non ha la maturità necessaria per fare questo lavoro; maturità civile, alto grado di civiltà. Nell'uso scolastico: esame di maturità, esame di Stato che si sosteneva al termine dei corsi liceali (maturità classica, scientifica, artistica) che, dopo la riforma del 1969 (D.L. 5 aprile, n. 119), è stato esteso a tutti i tipi di scuola secondaria superiore; per estensione, il diploma stesso: ha conseguito la maturità scientifica.
3) In economia, maturità economica, altra denominazione del ristagno.
4) In geomorfologia, stadio di maturità, fase intermedia di un ciclo di erosione caratterizzata dalla graduale attenuazione dell'attività degli agenti modellatori e dal progressivo ammorbidimento delle forme del paesaggio.
5) In geologia, in un sedimento clastico, il grado di approssimazione al prodotto stabile finale, risultato a cui tendono i processi che operano sul sedimento stesso.
Pedagogia
Prima della riforma del 1969 il concetto di esame di maturità si riferiva prevalentemente alla quantità di informazioni dell'alunno e al tipo di assimilazione individuale, in definitiva risultava essere un criterio di valutazione dei risultati scolastici finali di un determinato corso di studi. L'esame avviato in via sperimentale nel 1969 e protratto fino all'anno scolastico 1997-1998, invece, tendeva ad accertare non solo il grado di preparazione raggiunto dai giovani al termine di un corso di studi, quanto piuttosto la capacità espressiva e critica globale che ogni studente aveva acquisito dalla propria partecipazione all'impegno scolastico. L'esame si svolgeva in un'unica sessione, consisteva in due prove scritte e in un colloquio su una materia a scelta del candidato e su un'altra materia a scelta della commissione e si concludeva non più con la formula tradizionale della votazione per materie, ma con un giudizio globale sulla personalità del candidato a cui contribuivano i risultati dell'esame, il curriculum degli studi e ogni altro elemento posto a disposizione della commissione, integrato da un voto espresso da ognuno dei componenti della commissione, rapportato a sessantesimi. La commissione d'esame era composta da sette membri: un presidente esterno, cinque membri esterni e un membro interno. La legge di riforma n. 59, approvata il 2 dicembre 1997 ed entrata in vigore nell'anno scolastico 1998-99, ha riformato interamente la materia degli esami di maturità. Con l'abolizione del giudizio di ammissione da parte del consiglio di classe è possibile a tutti gli studenti che hanno frequentato l'ultimo anno di scuola superiore sostenere gli esami oppure essere ammessi un anno prima per merito (in tal caso è prevista la media dell'8) o per ragioni connesse all'assolvimento degli obblighi di leva. La prima prova scritta consiste nel tema tradizionale o nella produzione di altri tipi di scritti: analisi e commento di un testo letterario o non letterario, redazione di un testo personale sotto forma di recensione, saggio breve, testo narrativo, sceneggiatura. La seconda prova non presenta particolari novità, in quanto continua a riguardare una delle materie caratterizzanti lo specifico corso di studi frequentato, mentre la terza, di nuova istituzione, è volta a una verifica, con quesiti a risposta singola o multipla, della preparazione raggiunta dal candidato nelle materie dell'ultimo anno. Il colloquio orale verte su “argomenti di carattere multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso”, con la possibilità per il candidato di presentare esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale. Le commissioni sono composte, fino a un massimo di 8, da un numero pari di membri interni ed esterni e sono affiancate da un presidente esterno. Il voto viene espresso in centesimi e il punteggio minimo per superare l'esame è di 60 centesimi. Di nuova istituzione è il credito scolastico, un punteggio attribuito dal consiglio di classe nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, che tiene conto dell'assiduità della frequenza, dell'interesse, dell'impegno sia nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative sia di ogni qualificata esperienza culturale, artistica, sportiva, lavorativa dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso frequentato e che sostituisce, in sede di esame, la valutazione del curriculum degli studi.
Geologia
Per le rocce clastiche a grana grossa la maturità è legata soprattutto all'alterazione chimica: una rudite risulta tanto più matura quanto più a lungo e intensamente ha agito la degradazione chimica. Per le rocce a grana media, come indice di maturità si considera il rapporto tra la quantità di quarzo e quella di feldspati: dato che il quarzo è più stabile dei feldspati, un arricchimento relativo in quarzo denuncia un aumento del grado di maturità del sedimento. Per le rocce a grana fine, il grado di maturità può essere convenientemente espresso tramite il rapporto allumina/soda (Al₂O₃/Na₂O): l'allumina è un ossido molto stabile mentre quello di sodio viene rimosso per primo. Per determinare il grado di maturità di un sedimento ci si può inoltre basare sui caratteri presentati dalla sua tessitura, ricorrendo ad alcuni parametri significativi come la percentuale di matrice o il rapporto granuli/matrice, il grado di assortimento, l'arrotondamento, ecc. La maturità di un sedimento è il risultato complessivo di tutti i processi che hanno interessato quel sedimento; l'intensità dei processi e la loro durata sono i fattori fondamentali: se il tempo è breve, il prodotto finale risulterà immaturo quale che sia l'intensità dei processi, mentre se l'azione stabilizzatrice è molto blanda il sedimento risulterà immaturo anche dopo intervalli lunghissimi di tempo. Alti indici di maturità sono caratteristici dei sedimenti coinvolti in più cicli di erosione, trasporto e sedimentazione.