magnetostàtica

sf. [magneto-+statica]. In senso stretto, parte della fisica che descrive le azioni meccaniche che si esercitano tra magneti. Con accezione più generale, parte della fisica che studia i fenomeni magnetici dovuti a campi magnetici stazionari. Se si considerano magneti sufficientemente lunghi e sottili, gli effetti di un'estremità diventano trascurabili in prossimità dell'altra e si possono quindi studiare le azioni delle singole estremità, o poli magnetici, su altri poli similmente ottenuti. Si verificano così leggi di attrazione e di repulsione analoghe a quelle che si hanno in elettricità per cui si può parlare di poli positivi e negativi o anche di masse magnetiche di polarità opposta. Tale analogia con i fenomeni elettrostatici è molto utile perché con semplici cambiamenti di nome ogni discorso di elettrostatica si muta in un analogo discorso di magnetostatica (per esempio, con l'introduzione del concetto di massa magnetica, si verifica un teorema di Coulomb della magnetostatica perfettamente analogo al teorema di Coulomb dell'elettrostatica). Si tratta però di un artificio teorico essendo diversa la natura dei fenomeni magnetostatici da quelli elettrostatici; non esistono infatti poli magnetici separati a differenza di quanto accade per le cariche elettriche. Per sfruttare i vantaggi matematici offerti dalla riduzione dalla magnetostatica all'elettrostatica, si considera come elemento base dei fenomeni magnetici il dipolo magnetico.

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