macigno

sm. [sec. XIV; latino volg. machinĕus, adatto alla macina, da machína, macchina, macina].

1) Arenaria formata da granuli quarzosi di dimensioni medio-piccole e da laminette di mica, a cemento calcareo o calcareo-argilloso. Una varietà molto resistente e compatta a grana fine e di color bruno-giallastro, usata per costruzioni e monumenti, è nota come pietraforte; un'altra, molto usata per costruzione data la buona lavorabilità, è la pietra serena, di color grigio-azzurrognolo. Con lo stesso termine si indica anche una formazione potentemente (spessori da qualche centinaio a poco meno di tremila metri) diffusa nell'Appennino Centro-Settentrionale, soprattutto quello Tosco-Emiliano; di età prevalentemente oligocenica, è formata da depositi fliscioidi rappresentati da arenarie gradate in strati regolari alternate ad argilloscisti e a marne.

2) Per estensione, masso compatto di grandi dimensioni; fig.: duro come un macigno, ostinato; cuore di macigno, spietato, insensibile; sentirsi un macigno sullo stomaco, riferito a cibo indigesto; in particolare, persona o cosa noiosa, pesante da sopportare.