mànica

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; latino maníca, da manus-us, mano].

1) Parte di un indumento che copre il braccio: abito senza maniche, maniche lunghe, maniche corte. In alcune loc. estens. e fig.: in maniche di camicia, senza giacca; rimboccarsi, tirarsi su le maniche, per poter lavorare meglio; anche mettersi a lavorare di buona lena, con impegno; essere di manica stretta, larga o essere stretto, largo di manica, essere esigente oppure indulgente, generoso; essere nella manica di qualcuno, goderne la stima, esserne il preferito; avere qualcuno nella manica, proteggerlo, favorirlo, mostrargli simpatia e benevolenza; avere l'asso nella manica, avere nascosto un elemento decisivo da tirar fuori al momento opportuno; è un altro paio di maniche, è tutt'altra cosa. In passato, parte dell'armatura che proteggeva il braccio.

2) Nella tecnica, nome di vari oggetti in forma di tubo flessibile, con funzione protettiva o di condotto. Con accezioni specifiche: A) manica a vento, tubo di tela, cilindrico o leggermente conico, aperto anteriormente e posteriormente, colorato a strisce bianche e rosse, sistemato elevato su un'apposita incastellatura per indicare la direzione del vento sugli aeroporti e anche su ponti e viadotti. È detto anche mostravento e segnavento. B) Condotta metallica o di tela per inviare l'aria entro locali chiusi, per esempio quelli interni delle navi, o per estrarne quella viziata. C) Elemento di tela a forma di cono che, trainato da un aereo a una certa distanza, serve da bersaglio per le esercitazioni di tiro contraereo.

3) Nei sec. XVI e XVII (per influsso dello spagnolo manga), schiera di soldati disposta ai margini del grosso della formazione. Fig. spregiativo, gruppo, schiera, accozzaglia: una manica di ladri, di imbroglioni. Anche gran quantità: s'è preso una manica di legnate.

Moda

Pur essendo conosciuta anche nell'antichità come semplice prolungamento dell'abito dalla spalla sul braccio, la manica vera e propria, tagliata e attaccata alla spalla, si usò a cominciare dal sec. XIII, assumendo via via le linee più diverse. Tra le fogge più fantasiose di maniche si ricordano quelle con tagli verticali od orizzontali da cui uscivano sbuffi di tessuto diverso (sec. XV e XVI); le maniche staccate, pendenti ad ala sopra altre maniche più aderenti; quelle caratterizzate da rigonfiamenti più o meno ampi, a forma di palloncino, situati a varie altezze; quelle staccabili e intercambiabili (sec. XV e XVI); quelle guarnite da polsini, bassi o alti, inamidati, pieghettati, sovrapposti, ecc. Attualmente, oltre alle maniche con attaccatura a giro, sono usate quelle a raglan e a chimono.

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