lodare
Indicev. tr. (ind. pr. lòdo) [sec. XIII; latino laudāre].
1) Elogiare, approvare con parole i meriti, il comportamento, l'operato di una persona, le qualità di una cosa; dichiarare degno di lode: lodare gli alunni diligenti; lodare la modestia, lo spirito di sacrificio; bisogna lodare il suo coraggio. Con senso attenuato, parlar bene di qualcuno o di qualche cosa, sottolinearne le buone qualità; raccomandare, consigliare: lodare un albergo; mi ha tanto lodato questa ragazza che l'ho assunta come segretaria.
2) Celebrare con parole di lode e ringraziamento, con preghiere e simili; esaltare: lodare il sovrano; sia lodato Gesù Cristo, formula di saluto tra religiosi, a cui si risponde con la formula sempre sia lodato!; Dio sia lodato!, escl. di sollievo per l'avverarsi di qualche cosa che si desiderava o per uno scampato pericolo. In particolare, nella poesia cortese, rendere omaggio alla donna amata.
3) Rifl., esaltare, elogiare se stesso; fare le proprie lodi. Proverbio: “Chi si loda s'imbroda”, chi mette in mostra i propri meriti finisce per danneggiarsi. Lodarsi di qualcuno o di qualche cosa, compiacersene, parlarne bene.