lùcido
Indiceagg. e sm. [sec. XIV; dal latino lucídus, da lucēre, risplendere].
1) Agg., di corpo che riflette la luce, di superficie liscia e tersa che brilla di luce riflessa: pavimento lucido; scarpe lucide;lucido come uno specchio, lucidissimo, fig., pulitissimo; occhi lucidi, umidi di pianto, lucenti a causa della febbre; pelle lucida, liscia e untuosa; carta lucida (o, come sm., lucido), speciale carta trasparente usata per disegni tecnici che possono così essere riprodotti con tecniche diverse in più copie.
2) Per estensione, luminoso, splendente di luce propria: stelle lucide, quelle visibili a occhio nudo.
3) Poetico, terso, limpido: “duo... lucidi ruscelli” (Poliziano). Più comune, fig., chiaro, nitido, preciso, perspicace: un lucido esame della situazione; oggi non ho la mente lucida, ho la mente offuscata, sono intontito. In particolare, che è nel pieno possesso delle facoltà mentali: lucido di mente; un vecchio ancora lucido. In psicopatologia, lucida follia, ogni forma contrassegnata dalla presenza di delirio tenuto nascosto, a volte per anni, dal paziente, il quale in apparenza si dimostra perfettamente normale.
4) Sm., lucentezza: i mobili hanno perso il lucido. In particolare, disegno eseguito su carta lucida. Per estensione, sostanza liquida o cremosa per pulire e lucidare, specialmente le calzature: una scatola di lucido nero.