isofìlico
Redazione De Agostini
agg. (pl. m. -ci) [da iso-+greco philikós, amichevole]. Termine introdotto dallo psichiatra americano H. S. Sullivan per indicare un comportamento affettuoso, privo però di valenze sessuali, diretto verso gli appartenenti al proprio sesso. Si distingue pertanto dall'omosessualità.