incrociare
Indicev. tr. e intr. (ind. pr. incrócio) [sec. XIV; da in-2+croce].
1) Tr., disporre due cose una di traverso all'altra, quasi in forma di croce: incrociare due travi; incrociare le gambe; fig., incrociare le braccia, smettere di lavorare in segno di protesta, scioperare; incrociare le armi, iniziare a combattere; incrociare le spade, venire a duello; incrociare i guantoni, di due pugili, iniziare il combattimento. Incrociare i tiri, il fuoco, dirigere il tiro in modo che le diverse traiettorie dei proiettili si attraversino a vicenda. Per estensione, attraversare trasversalmente: la ferrovia incrocia l'autostrada a sud della città; incrociare la rotta a una nave, passarle di prora a distanza di sicurezza; fig., incontrare un veicolo o una persona che viaggia in senso opposto: abbiamo incrociato tuo padre. Rifl. reciproco, attraversarsi, intersecarsi trasversalmente: rette, strade che si incrociano; i loro sguardi si incrociavano, venivano scambiati simultaneamente tra le diverse persone presenti; fig., incontrarsi in un dato punto procedendo in direzioni opposte: i treni si sono incrociati sul ponte; ci siamo incrociati nel corridoio.
2) Far accoppiare tra loro animali di razze diverse; ibridare due vegetali appartenenti a differenti varietà. Rifl., accoppiarsi con un individuo di una razza diversa.
3) Nel linguaggio marinaro, incrociare un pennone, alzarlo a riva e sistemarlo a posto.
4) Intr. (aus. avere), di una nave o un aereo, percorrere di continuo e nelle diverse direzioni un tratto di mare o di cielo, specialmente per scopi esplorativi o ricognitivi: la flotta incrociava al largo.