incredulità
sf. [sec. XIV; dal latino tardo incredulítas-ātis]. L'essere incredulo; atteggiamento di chi non presta fede, non crede a qualche cosa: si trovò di fronte all'incredulità generale. In particolare, mancanza di fede. Può essere semplicemente negativa, e in tal caso non costituisce peccato, quando è propria di coloro che non hanno mai sentito parlare di verità rivelata; può essere invece volontaria, cioè esplicito rifiuto della fede, e come tale costituisce uno dei più gravi peccati contro Dio. L'incredulità volontaria si distingue a sua volta in incredulità privativa, propria di coloro che, pur avendo sufficiente istruzione circa la verità rivelata, la rifiutano, e in incredulità contraria, propria di coloro che professano dottrine contrarie alla verità rivelata.