id

pron. neutro latino (propr. ciò, questo). In psicanalisi, una delle tre regioni, o istanze, in cui è diviso l'apparato psichico. L'id è l'istanza più antica, l'unica già presente alla nascita, completamente inconscia e sede delle pulsioni istintuali. Essa non ha contatti con il mondo esterno, il mondo della realtà, e le pulsioni che la dominano, e che convogliano le esigenze di ordine somatico dell'organismo, richiedono di essere immediatamente soddisfatte. È questo il principio del piacere (a cui si sostituirà, con lo svilupparsi della seconda istanza, l'Io, il principio della realtà). Poiché, però, l'id non è in contatto con la realtà, non è neppure in grado di distinguere tra questa e l'immaginazione. Può allora intervenire il processo primario, attraverso il quale la soddisfazione della pulsione istintuale può verificarsi immediatamente, con la presenza dell'immagine dell'oggetto di desiderio. Il termine id è particolarmente usato nella terminologia anglosassone; in Italia viene spesso utilizzato anche il corrispondente termine tedesco Es.