guerrìglia

sf. [sec. XX; dallo spagnolo guerrilla, dim. di guerra, guerra]. Forma di lotta caratterizzata da azioni di disturbo, imboscate e colpi di mano contro forze regolari, attrezzature belliche o apparati produttivi, effettuata da unità regolari o da bande autonome. Condizioni indispensabili per il successo della guerriglia sono il consenso e l'appoggio, anche logistico, delle popolazioni locali e il sostegno esterno di una nazione amica. Forme di guerriglia sono state attuate in ogni epoca e il riferimento ai nostri tempi riporta alle lotte nel Viet Nam, in America Latina, in Africa e in Medio Oriente. Al pari di altre attività belliche la guerriglia è ora codificata nelle dottrine militari come forma di lotta sostitutiva di quelle tradizionali, con funzione determinante, anche sul piano strategico, in situazioni di marcata inferiorità rispetto all'attaccante e in terreni favorevoli.

E. Guevara, La guerra per bande, Milano-Roma, 1961; idem, Scritti, discorsi e diari di guerriglia (1959-1967), Torino, 1969; P. Taber, La guerriglia come rivoluzione, Milano, 1969; E. Cecchini, Storia della guerriglia, Milano, 1990.