guaire
Redazione De Agostini
v. intr. (ind. pr. guaisco-sci; aus. avere) [sec. XIV; da guai]. Emettere guaiti, detto del cane e per estensione anche di altri animali. Riferito a persona, lamentarsi insistentemente, gemere: “Prendevo su le mie braccia il ferito che guaiva” (D'Annunzio); spregiativo, parlare o cantare con voce lamentosa e stridula: smettila di guaire!; di strumenti musicali, emettere note acute e sgraziate.