eteronomìa

sf. [etero-+-nomia]. Nell'etica, la dipendenza da leggi esterne al soggetto; si contrappone perciò ad autonomia, che vede nel soggetto colui che dà a se stesso la propria legge. Eteronomia e autonomia sono i due poli che secondo Kant definiscono l'esperienza morale come esperienza di una volontà condizionata da una parte e di una volontà libera dall'altra: ne risulta la distinzione di imperativo ipotetico come dipendente da uno scopo al quale è subordinato e di imperativo categorico come fine a se stesso.

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