esòfago
IndiceAnatomia
sm. (pl. -gi) [sec. XVI; greco oisophágos, propr. che porta il cibo]. Tratto del tubo digerente compreso tra il faringe e lo stomaco, preposto al transito del bolo alimentare e dei liquidi mediante l'attività contrattile della tunica muscolare, regolata da fibre nervose vagali e simpatiche. È lungo ca. 25 cm, largo 2, occupa la parte inferiore del collo (porzione cervicale), scorre verticalmente nel torace (porzione toracica) dietro la trachea e davanti al rachide tra i due polmoni, attraversa il diaframma, in corrispondenza dell'anello esofageo, e, dopo breve tratto (porzione addominale), sbocca nello stomaco, mediante un'apertura detta cardias. Nel suo decorso presenta tre restringimenti, corrispondenti alla cartilagine cricoide, alla biforcazione della trachea e all'orifizio del diaframma. Le pareti dell'esofago risultano formate da tre tuniche sovrapposte, una muscolare che forma l'impalcatura di sostegno, una mucosa che aderisce alla prima e una sottomucosa, assai spessa, che si interpone fra le altre due. All'esterno della tunica muscolare si trova uno strato avvolgente di tessuto connettivo lasso, che nella porzione addominale è a sua volta ricoperto da una tunica sierosa, dipendente dal peritoneo. Nell'esofago il cibo masticato scende verso lo stomaco, aiutato nel passaggio da movimenti peristaltici, senza però subire modificazioni.
Patologia: cause organiche
Le condizioni patologiche dell'esofago possono essere determinate da cause organiche e funzionali. Le prime comprendono le malformazioni (mancata perforazione, comunicazione esofago-tracheale, stenosi, dilatazioni, eccessiva lunghezza o brevità); i traumi (ferite del tratto cervicale o toracico dell'esofago, perforazioni da esplorazione strumentale); gli agenti chimici e fisici (sostanze caustiche o cibi bollenti che lasciano quasi sempre postumi cicatriziali stenosanti); i corpi estranei; le varici, che s'instaurano per un meccanismo di compenso circolatorio in alcune malattie (cirrosi epatica, neoplasie del fegato e dell'addome, ecc.) e vanno soggette a facili rotture con ematemesi; i processi flogistici, che colpiscono l'esofago come qualsiasi altro segmento dell'apparato digerente e decorrono in forma acuta o cronica (esofagite); il cancro.
Patologia: cause funzionali
Le cause funzionali comprendono le alterazioni del tono della muscolatura liscia dell'esofago (spasmo se in eccesso, atonia se in difetto) che possono determinare restrizioni o allargamenti del diametro dell'esofago in tutta la sua lunghezza o soltanto in parte. a cavaturacciolo o a corona di rosario, condizione in cui l'esofago si presenta con segmenti di calibro diverso per alterazione della normale peristalsi che viene sostituita da contrazioni fasiche non propulsive.