epònimo
agg. e sm. [sec. XVI; dall'agg. greco epṓnymos, soprannominato]. Nel mondo classico, chi o che dava o improntava il suo nome a qualche cosa: poteva essere dio, eroe, fondatore di città, capostipite di una gente o famiglia; in particolare magistrato eponimo, magistrato con il cui nome veniva determinato l'anno, dato lo scarso uso di ere con numero progressivo. Per estensione, chi o che dà il proprio nome a un periodo storico o a un movimento artistico o letterario. § Ad Atene l'eponimo era il primo degli arconti, a Sparta il presidente degli efori, a Roma erano eponimi i due consoli. In età imperiale, quando fu necessario che in un solo anno si susseguissero più coppie consolari, tale onore rimase ai consoli che entravano in carica il 1° gennaio. Era naturalmente necessario, per esigenze di cronologia pratica, avere degli elenchi da cui risultasse l'esatta successione degli eponimi. Le iscrizioni hanno conservato, per Roma, numerosi frammenti di fasti consolari, per cui è stato possibile ricostruire quasi completamente la lista dei consoli. Si posseggono anche ampie liste degli arconti ateniesi e degli eponimi di altre città: arconti di Taso, stefanofori di Mileto, demiurghi di Camiro (Rodi), ecc.