emulatóre
sm. (f. -trice) [sec. XIV; dal latinoaemulātor-ōris]. Chi emula. In informatica, nome del dispositivo logico applicabile a un elaboratore elettronico per assicurarne la compatibilità nel caso sia necessario eseguire programmi approntati per un altro elaboratore. Il dispositivo emula le istruzioni dell'elaboratore per il quale è stato predisposto il programma, determinando una temporanea ristrutturazione circuitale di quello in cui si applica, per renderlo più idoneo a eseguire il programma. Più in generale, un emulatore è un programma che agisce mostrando all'utente, o ad altri programmi, l'interfaccia di un sistema di calcolo, ed elaborando strutture dati che riproducono l'organizzazione interna di tale sistema. In questo modo è possibile ricreare il comportamento di un sistema di calcolo su uno diverso. Una situazione frequente è l'imitazione di un terminale di un elaboratore di grande potenza, o di sistemi dedicati (per esempio videogiochi creati per stazioni di gioco non più in commercio), mediante personal computer. Un emulatore si differenzia da un simulatore in quanto quest'ultimo mira a riprodurre il comportamento di un sistema senza ricrearne la struttura interna.