diradare
IndiceRedazione De Agostini
v. tr. e intr. [sec. XIV; da di- (prefisso)+rado].
1) Tr., rendere rado o più rado, far diventare meno fitto, sfoltire: diradare gli alberi. Per estensione, compiere più raramente: diradare le visite.
2) Rifl., diventare rado o più rado: le nuvole si diradarono. Per estensione, divenire meno frequente: le feste vanno diradandosi.
3) Intr., farsi rado, ridursi di numero: “La gente in fretta dirada” (Saba).