curule
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agg. [sec. XIII; dal latino curūlis].
1) Appellativo riferito, nell'antica Roma, al magistrato che amministrava la giustizia: il termine si richiama alla sella curulis, cioè la sedia pieghevole, che in origine veniva collocata su un carro (currus), da cui il magistrato giudicava.
2) Per la sua somiglianza con la sella curulis dei magistrati romani, viene detta sedia curule un tipo di seggiolone a quattro gambe curve e incrociate a X. I primi sedili italiani di uso domestico, per lo più smontabili, ebbero in periodo gotico questa forma e furono imitati anche in Francia e Inghilterra. Alla fine del Settecento ci fu un recupero culturale di questo sedile in rapporto al gusto per l'antico.