costumbrismo
sm. sp. (da costumbre, uso, costume). Tendenza letteraria largamente diffusa in Spagna e nell'America Latina, soprattutto nel sec. XIX, fondata sull'osservazione e la trascrizione di costumi, personaggi, scene, festività, superstizioni di piccoli centri provinciali e rurali, con vasto impiego di termini e modismi vernacolari. Di derivazione evidentemente romantica, il costumbrismo ha dato origine soprattutto a narrazioni brevi (scene, quadri e racconti), prive quasi interamente di azione e di sviluppi, come le Escenas andaluzas di Estébanez Calderón e le Escenas matritenses di Mesonero Romanos. Ma, a partire specialmente dalla famosa Gaviota di Fernán Caballero (1849), la tendenza permea largamente anche il romanzo realista della seconda metà del sec. XIX, fino agli inizi del XX.