condurre
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(ant. condùcere), v. tr. e intr. (ind. pr. conduco-ci; prem. condussi, conducésti; pp. condótto) [sec. XIII; latino conducĕre, da cum, con e ducĕre, guidare].
1) Tr., accompagnare, portare in un luogo: condurre i bambini a scuola; condurre il gregge al pascolo; guidare un veicolo, pilotare una nave e sim.: condurre l'automobile; condurre un motoscafo. Per estensione, trasportare; condurre le acque, incanalarle, convogliarle; condurre il calore, l'elettricità, trasmetterli, detto di corpi che hanno tale proprietà. Fig., dirigere, amministrare: condurre un'azienda; guidare, comandare: condurre un esercito, condurre una spedizione.
2) Tr., far giungere in un determinato luogo o, fig., a una conclusione: il mio senso del dovere mi ha condotto qui; indurre, persuadere; ridurre: “Amor condusse noi ad una morte” (Dante); condurre alla disperazione; condurre a termine, terminare. Fig., eseguire, comporre: opera condotta con maestria; condurre una linea, tracciarla.
3) Intr. (aus. avere), far capo, terminare: la strada conduce al paese. Nel linguaggio sportivo, essere in vantaggio: gli Harlem Globetrotters conducono per 90 a 15.
4) Rifl., recarsi, giungere, anche fig.: s'è condotto a stento a casa sua; comportarsi: ti sei condotto molto bene.