conciliàbolo
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sm. [sec. XVI; dal latino conciliabŭlum, luogo dell'assemblea].
1) Convegno segreto, riunione furtiva per fini equivoci o comunque misteriosi, sospetti: tener conciliabolo. Per similitudine: “I gatti su la loggia si riunivano in conciliabolo” (D'Annunzio).
2) Concilio ecclesiastico irregolare o indetto da scismatici.
3) Distretti di campagna, esistenti nel territorio romano; erano raccolti attorno a un centro, dal quale prendevano il nome, luogo di riunione per mercati, leva militare, amministrazione della giustizia, solennità religiose.