complèsso (sostantivo)
IndiceLessico
Sm. [sec. XVI; dal latino complexus].
1) Insieme composto da più parti o elementi; gruppo: “Essendo l'arte un complesso di principii e di regole” (Parini); un grande complesso ospedaliero; la Costituzione è un complesso di leggi; in particolare, di edifici importanti: un complesso architettonico romanico; loc., in complesso, nel complesso, in generale, tenuto conto di tutto: la classe è in complesso disciplinata; in complesso posso ritenermi soddisfatto. Per estensione: A) organismo industriale, commerciale: un complesso farmaceutico. B) Gruppo di persone organizzate per uno scopo comune: “Premio per il più bel complesso ciclistico” (Pratolini); in particolare, gruppo di esecutori destinato a prestazioni musicali d'insieme: un celebre complesso rock.
2) In biochimica, insieme di sostanze a costituzione chimica simile o ad analoga azione, per esempio complesso vitaminico B, ecc.
3) In matematica: A) complesso di rette, insieme di rette che obbediscono a una determinata condizione. Costituisce, per esempio, un complesso l'insieme delle rette tangenti a una linea data. Il complesso è detto algebrico se la condizione è espressa da un'equazione algebrica. B) complesso astratto, insieme di elementi astratti per i quali sono definite determinate relazioni e determinate proprietà. Sono casi particolari di complessi astratti i complessi topologici, enti ottenuti mediante reticolazione, cioè suddivisione in sottoinsiemi di un continuo topologico, per esempio una linea o una superficie.
4) In psicanalisi, insieme organizzato di contenuti psichici, carichi affettivamente, sostanzialmente inconsci, strutturati in modo che ogni qualvolta un elemento viene risvegliato dalla situazione in cui si trova il soggetto, l'intero complesso viene a influenzare la sua condotta.
5) Ant., abbraccio reciproco, amplesso: “Si festeggiano con i complessi” (Aretino).
Psicanalisi
Il concetto di complesso viene correntemente utilizzato secondo tre accezioni fondamentali. In primo luogo esso designa un insieme relativamente fisso di catene associative. Il metodo principale per studiare i complessi è infatti quello delle associazioni libere e, secondo la definizione di Freud, il complesso è un contenuto di rappresentazioni che può influire deterministicamente sulla reazione a una parola, reazione che non è quindi casuale. In secondo luogo il termine designa un insieme di tendenze affettive, strutturatesi in connessione con esperienze infantili (specie se traumatizzanti). Infine esso si riferisce a strutture fondamentali della personalità dell'individuo e delle sue relazioni interpersonali, tra le quali in primo luogo quelle con i genitori di cui è tipico, per esempio, il complesso di Edipo. Sempre più spesso, parlando di complesso, si allude a contenuti mentali che sono stati respinti con un meccanismo di rimozione a livello inconscio. Nel linguaggio comune, il termine viene anche usato attribuendogli una connotazione sostanzialmente negativa in senso patologico. Tale uso è da proscrivere, in quanto ad alcuni complessi (tipicamente quello edipico) va assegnata una funzione fondamentale nella strutturazione della personalità normale.
Veterinaria
Complesso leucosi-sarcoma, malattia causata da un complesso di leucovirus che produce neoplasie di natura connettivale. Questi virus si replicano in coltura di cellule, ma non producono effetto citopatico se non dopo ripetuti passaggi; essi colpiscono i volatili, soprattutto il pollo. La trasmissione può avvenire tramite l'uovo deposto da volatili infetti o con l'ingestione di materiali infetti (feci, saliva, carcasse). Il complesso leucosi-sarcoma provoca vari tipi, alcuni molto rari, di neoplasie benigne e maligne. Il tumore più comune è la leucosi-linfoide che si riscontra preferibilmente in animali giovani (5-6 mesi d'età). La sintomatologia non è molto evidente e si presenta con cresta e bargigli pallidi, abbattimento, diarrea. Le prime manifestazioni neoplastiche si riscontrano alla borsa di Fabrizio, poi si ha metastatizzazione ad altri organi: fegato, milza, reni.