ciurma
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIII; dal latino celeusma, battuta ritmica per i rematori, che risale al greco kéleusma, comando]. L'insieme dei rematori di una galera; in genere formata da forzati (contraddistinti da viso e capo rasati), da schiavi (con una ciocca di capelli sul capo rasato), che venivano incatenati ai banchi; ne faceva parte anche personale libero, che costituiva la ciurma scapola, cioè non incatenata e che portava come segno distintivo i baffi. Successivamente con il termine ciurma si è indicato il solo personale delle tonnare (ciurma di mare) e quello addetto alla prima lavorazione del tonno. In senso spregiativo, l'equipaggio di una nave. Fig., accozzaglia di gente vile.