cittadèlla

sf. [sec. XIV; dim. di cittade].

1) Piccola fortezza situata nella parte più elevata di una città, o comunque nel punto strategicamente più importante e atto alla difesa. In genere racchiusa in una cinta bastionata, la cittadella comprendeva gli alloggiamenti per la guarnigione e per gli eventuali reggimenti di stanza e poteva all'occorrenza ospitare una parte della popolazione. Le opere difensive e le artiglierie erano collocate in modo da opporre efficace resistenza sia nei confronti di un attacco esterno in caso di guerra, sia contro eventuali sommosse interne alla città. Le cittadelle italiane più famose sono quelle di Torino, Ancona e Messina.

2) Fig., luogo ideale in cui si riuniscono i sostenitori di un'ideologia (letteraria, politica), di un movimento: “Un collegio elettorale che fu cittadella di famose candidature radicali” (Bacchelli).

3) Rar., piccola città.

4) Sezione della nave da guerra sede degli organi vitali della nave stessa.