cineserìa
sf. [sec. XIX; dal francese chinoiserie, da chinois, cinese]. Per lo più al pl., ninnoli, oggetti ornamentali di fabbricazione cinese o di imitazione cinese: negozio di cineserie. § Nel campo delle arti minori, le cineserie vennero in auge in Europa nel Seicento e nel Settecento, a seguito dell'importazione e diffusione di oggetti provenienti dall'Estremo Oriente. Tale gusto si esplicò soprattutto nell'arredamento. Si tratta di porcellane, lacche, sete ricamate, nonché di mobili, argenterie e tappezzerie in cui motivi cinesi erano mescolati a motivi barocchi e rococò. Diffusosi inizialmente in Olanda, di qui passò in Francia e Inghilterra e infine in Italia, dove ebbe un suo famoso centro a Venezia, soprattutto per la lacca. La moda per la cineseria influenzò nel Settecento la pittura e l'architettura (salotti cinesi nel palazzo reale di Torino, di Capodimonte, di villa Valmarana a Vicenza).
Cineseria. Vassoio italiano del sec. XVIII in maiolica con decoro cinesizzante.
De Agostini Picture Library/M. Carrieri