chissà
Redazione De Agostini
(meno comune chi sa), loc. avv. [sec. XIV; dalla frase interr. “chi sa?” (cfr. chi (pronome)]. Esprime incertezza, riserbo, speranza: chissà quanti saranno; chissà se conviene dirlo; “Chissà se quest'inverno ci porterà fortuna” (Svevo). Talvolta ha il valore di forse, probabilmente, può darsi, di solito come risposta generica per non compromettersi: verrai domani? – Chissà! Accompagnandosi a chi, che cosa, quale, dove, perché e simili, forma loc. di valore indeterminato: chissà dove; chissà quando.