chiaróre

sm. [sec. XIII; da chiaro]. Luce più o meno intensa che appare in una zona oscura: “si vedeva crescere verso la piazza un chiarore d'incendio” (Verga); luminosità diffusa in genere: il chiarore dell'alba. In particolare, in psicologia, caratteristica della percezione di colore per la quale questo appare più o meno intenso, o, se appartenente alla serie acromatica bianco-grigio-nero, può essere collocato in una determinata posizione di tale serie. Tale caratteristica è propria esclusivamente dei colori oggettuali.

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