cartèllo¹

sm. [sec. XVI; dim. di carta].

1) Avviso scritto in genere a caratteri vistosi su carta, cartone, legno o metallo, esposto al pubblico a scopo propagandistico o per comunicazioni di altro genere: cartello stradale, elemento principale della segnaletica stradale verticale; può essere luminoso (con illuminazione interna o esterna) o realizzato con materiali rifrangenti; cartello dei prezzi, lista esposta in alcuni esercizi pubblici con il costo dei generi in vendita; anche insegna che indica il tipo di merci vendute in un negozio o la qualità di un esercente: cartello di macellaio, di parrucchiere. Più in particolare: A) Striscione o insegna usati durante le dimostrazioni di massa, per indicare visibilmente gli scopi della manifestazione. B) Disus., manifesto per spettacoli, detto più comunemente cartellone; fig.: artista di cartello , di larga fama e popolarità (propr., il cui nome compare vistosamente sul cartello dello spettacolo); analogamente: pittore, personalità di cartello. C) Ant., volantino diffamatorio che veniva affisso in luogo pubblico; anche scritta infamante appesa al collo dei condannati alla berlina.

2) Lett., biglietto, avviso con cui si sfida qualcuno a duello (propr., cartello di sfida): “mi fu portato un cartello di disfida per combattere seco” (Cellini).