caro (aggettivo)
Indiceagg. [sec. XIII; latino carus].
1) Legato con un rapporto d'affetto, amato, diletto: un caro amico; è tornato a rivedere i luoghi che gli sono cari; “La cara e buona imagine paterna” (Dante); cari saluti, formula di amichevole cortesia per concludere una lettera. Frequente come vocativo affettuoso nel discorso o nelle intestazioni epistolari: mio caro, cara sorella, carissimi genitori; caro mio!, appellativo rivolto in tono confidenziale o iron.; caro te, caro lei, ecc., escl. ironiche o di impazienza. Come sm. pl., i parenti, gli amici: è andato a trovare i suoi cari. In particolare, di persona che sa attirarsi la simpatia e l'affetto altrui, benvoluto per le sue doti, amabile, gentile: è una cara ragazza; sei stato molto caro a occuparti del mio problema. Anche iron., come espressione di insofferenza e di risentimento: quant'è caro quel vigile che mi ha dato la multa!
2) Che si tiene in gran conto o merita di esser conservato gelosamente, pregiato, prezioso: avere, tenere caroqualche cosa; nulla ci è più caro della vita; tenersi caroqualcuno, cercare di conservarne l'amicizia e il favore; anche gradito, benaccetto: mi sarebbe cara la tua approvazione.
3) Di cose, costoso, che ha prezzo elevato: un orologio assai caro; gli affitti sono sempre più cari; di persona, che vende a prezzi alti, che si fa pagare molto: è il fruttivendolo più caro della città; quell'avvocato è troppo caro. Unito ai verbi vendere, comprare, pagare, costare, ha valore di avv.: oggi costa caro vivere; anche fig.: costar caro, comportare gravi sacrifici; pagar caro un errore, scontarlo duramente; vendere caro (o cara) la vita, difendersi strenuamente infliggendo gravi perdite all'avversario prima di soccombere; anche in loc. ellittiche con complemento indeterminato: sta certo che gliela pagherà cara.