còttabo
sm. [sec. XVIII; dal greco kóttabos, propr. bacino]. Antico gioco di destrezza (sec. V-II a. C.) diffuso in Grecia, in Etruria e nelle colonie greche dal quale si traevano oracoli d'amore. In uso specialmente nei banchetti, nella sua forma più semplice consisteva nel lanciare il vino contenuto in una coppa verso un bersaglio (kottabéion), bacile o altro. Numerose le testimonianze letterarie (Bacchilide, Cratino, Eubulo, Ateneo) e le rappresentazioni del gioco nella ceramica attica e italiota, in connessione con il tema del banchetto. Numerosi esemplari di cottabo (tale era il nome anche dello strumento) etruschi in bronzo, a forma di candelabro con un piattello o altra parte mobile, sono conservati nei musei archeologici di Perugia e Firenze.