bylina
sf. russo. Canto epico russo di origine popolare. Inizialmente diffuse in tutte le regioni russe, le byliny si sono trasmesse per via orale; “cantori” (skaziteli) di byliny si possono incontrare ancora nella Russia settentrionale. Le byliny venivano cantate, con accompagnamento musicale, in particolari occasioni che comportavano attività collettive (pesca, taglio del bosco, ecc.). Il vocabolo bylina, derivante dalla radice del verbo byti (essere), vuol dire "fatti accaduti" ed è di origine dotta; le denominazioni popolari sono stariny, starinki, starinuški, connesse con staryi (vecchio), e significano “antiche storie”. Le byliny risalgono a un periodo compreso tra il sec. XI e il XVI (ma la prima raccolta, eseguita da K. Danilov, è del sec. XVIII), e forse alcune a un'età più remota; sono trasposizioni di vicende reali e di fatti storici in un'atmosfera fiabesca. Le byliny vengono di solito distinte in tre cicli classici, ciclo primitivo, ciclo di Kijev (incentrato sul principe Vladimiro I, Ilja Muromec, Dobrynja Nikitič, Alëša Popovič) e ciclo di Novgorod (imperniato sulle figure di Sadko e di Vasilij Buslaev). A essi si sono aggiunti, in tempi più recenti, altri cicli: ciclo di Mosca (centro della resistenza e della riscossa antimongolica), ciclo di Pietro il Grande, ecc. Protagonisti delle byliny sono i bogatyri (eroi), che si battono contro i nemici della società cui appartengono o contro gli avversari della terra russa.