borderline
s. inglese (propr. stato al limite), usato nel linguaggio medico per designare una situazione di confine fra stato fisiologico e patologico. Un esempio è quello dell'ipertensione arteriosa nella quale i valori oscillino tra i 90 e i 95 per la diastolica (o minima) e i 140-160 mmHg per la sistolica (o massima). § In psicologia, quadri psicopatologici che si mantengono stabilmente al confine tra nevrosi e psicosi. Sebbene diversi per contenuti hanno tuttavia talune caratteristiche in comune: disturbi dell'identità, instabile rapporto con la realtà. Dal punto di vista descrittivo i pazienti borderline mostrano: variabilità del tono dell'umore, rabbia, sospettosità, aggressività, intolleranza alla solitudine, sentimento di vuoto interiore spesso combattuto con il ricorso ad alcol o droghe. Organizzazioni di personalità di tipo borderline sono spessissimo alla base di comportamenti devianti come delinquenza, travestitismo, prostituzione.