bimetallismo

sm. [sec. XIX; da bimetallico]. Sistema monetario (detto anche bimetallico) in cui due metalli, l'oro e l'argento, hanno qualità di base monetaria, cioè in cui le monete legali dotate di potere liberatorio illimitato sono sia le monete d'oro sia le monete d'argento. Pertanto tale sistema presume libera coniazione, fusione, importazione ed esportazione dei due metalli e l'esistenza di un rapporto legale, fisso, di scambio fra essi, rapporto che deve essere uguale a quello commerciale (per esempio nei sistemi bimetallici vigenti nel sec. XIX il rapporto legale fra oro e argento era in genere di 1 a 15,50, cioè l'oro valeva 15,50 volte di più dell'argento). Il bimetallismo è detto zoppo o incompleto quando, benché formalmente sia le monete d'oro sia quelle d'argento continuino a essere riconosciute come monete legali, uno dei due metalli per l'aumentata offerta si deprezza e lo Stato per bloccare la speculazione (dovuta al divario fra parità legale e parità commerciale creatosi fra i due metalli) ne sospende la libera coniazione.

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