ballare
Indicev. intr. (aus. avere) [sec. XIV; latino tardo ballāre, che risale prob. al greco bállein, propr. gettare].
1) Seguire ritmicamente col movimento del corpo e specialmente dei piedi una determinata musica (per ragioni rituali, per dare spettacolo o, più comunemente, per svago solitamente a coppie); danzare: ballare a tempo, fuori tempo, con o senza il senso del ritmo; ballare come un orso, goffamente. Anche come tr., eseguire ballando: ballare un tango, lo shake. Fig.: far ballarequalcuno, farlo rigare diritto, costringerlo a far qualche cosa contro sua voglia; in particolare, nel linguaggio sportivo, sfruttare la propria superiorità obbligando l'avversario a un goffo spreco di movimento e di energie; ora si balla!, per dire che ci si trova nel pieno di una situazione rischiosa.
2) Per estensione, dimenarsi, agitarsi con irrequietezza in preda a sentimenti diversi: ballare per l'entusiasmo; anche fig.: mille pensieri gli ballavano in testa; proverbio: “via il gatto i topi ballano”, detto di chi se la spassa in assenza del suo abituale controllore. Di cose, tentennare, oscillare, traballare: “I lampioni ballavano al vento” (Pavese); in particolare, detto di abiti troppo ampi e di chi li indossa: la giacca gli balla addosso; “ballava dentro i vestiti” (Panzini).