automotrice

sf. [sec. XX; auto-+motrice]. Veicolo ferroviario per il trasporto di passeggeri, con apparato motore di trazione autonomo, atto anche al traino di rimorchi. Quando l'automotrice è ad alimentazione elettrica esterna è detta elettromotrice. Il vantaggio principale dell'automotrice è quello di permettere un servizio veloce e frequente; per questo motivo venne usata, all'inizio, soprattutto per combattere la concorrenza del trasporto su strada. Quando si prevede un traffico medio o intenso si ricorre all'accoppiamento di più automotrici o al traino di rimorchi; quando invece si ha un'elevata intensità di traffico costante si costituiscono dei convogli formati da più automotrici permanentemente collegate (autotreni). Le prime automotrici erano provviste di motori a carburazione a benzina (buoni risultati dette l'automotrice italiana FIAT ALb 48 del 1933; la velocità raggiunta da questi modelli era di 110 km/h); successivamente si adottarono motori Diesel e, dopo la seconda guerra mondiale, vennero impiegati nuovi metodi costruttivi che portarono a sostanziali miglioramenti. In particolare si affermarono motori piatti a cilindri orizzontali sistemati sotto la cassa e nuovi carrelli più funzionali di tipo decisamente ferroviario. Fra le automotrici più significative si può ricordare il TEE della Breda, composto da 4 a 7 elementi, per servizi celeri su linee internazionali. Le automotrici si dividono, a seconda della potenza, in piccole (fino a 100 CV), medie (da 100 a 300 CV), grandi (oltre i 300 CV); le medie e soprattutto le grandi sono di tipo composto, attrezzate con bagagliaio e servizio bar, e vengono utilizzate per servizi internazionali e servizi diretti su lunga distanza; le medie e le piccole per servizi secondari e integrativi, sia come singoli elementi sia formanti convoglio di più elementi. In ogni automotrice la potenza è fornita da uno o due motori, in casi rarissimi da più di due. Attualmente il tipo di motore più diffuso è il motore Diesel veloce a iniezione meccanica; il motore deve essere provvisto di controlli e di comandi a distanza. I posti di guida sono sempre due, uno per testata; in alcuni casi il guidatore si trova in posizione centrale sopraelevata; in ogni caso l'automotrice risulta bidirezionale. I carrelli sono a due assi e il loro telaio può essere interno alle ruote o esterno; gli assi sono montati su boccole con cuscinetti a rotolamento. La cassa, soprattutto in caso di alte velocità, deve avere buona penetrazione aerodinamica. La trasmissione può essere meccanica (la più usata nel settore delle potenze fino a 250 CV), elettrica (che domina ancora nel settore oltre gli 800 CV), idraulica oppure idromeccanica (in crescente sviluppo nel settore da 200 a 500 CV); l'attacco è del tipo multiplo e richiede particolari precauzioni di carattere tecnico: per esempio i motori delle unità di coda devono essere meno caricati, nei confronti di quelli di testa, perché la loro refrigerazione è inferiore essendo i radiatori meno esposti al refrigeramento dell'aria.

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