assordare
IndiceRedazione De Agostini
v. tr. (ind. pr. assórdo) [sec. XIV; a-+sordo].
1) Rendere sordo; frastornare, stordire con rumore eccessivo: c'è una radio che mi assorda. Fig., dar noia, fastidio: m'ha assordato con le sue richieste. Per estensione, riempire di rumori: “Nel meriggio le campagne sole / assorda la cicala” (Carducci).
2) Attenuare un suono, attutirlo: “Su le strade ove l'erba assorda i suoni” (D'Annunzio). Anche rifl.; in particolare, in fonetica, lo stesso che assordirsi.
3) Come intr., diventare sordo.