assistente vocale

Con il termine si indica un software che interpreta il linguaggio naturale (Natural Language Processing) e, se appositamente "addestrato", può dialogare con interlocutori umani allo scopo di fornire informazioni o compiere determinate operazioni. Gli utenti possono porre domande e dare istruzioni vocali ai loro assistenti vocali per controllare dispositivi domotici, riprodurre contenuti multimediali, gestire attività quotidiane come l'e-mail, le liste e i calendari. Gli assistenti vocali possono rispondere attraverso voci sintetizzate. Negli anni Novanta il riconoscimento vocale trova i primi impieghi nei call center degli operatori che utilizzano soluzioni per gestire le chiamate tramite interazioni vocali con il chiamante. Alla fine del decennio, accanto ad alcune aziende storiche del riconoscimento vocale (Nuance), entrano in scena anche giganti del calibro di Amazon, Apple, Google e Microsoft. Tra le recenti implementazioni più famose del riconoscimento vocale si ricordano quelle presenti in Windows XP nel 2001 e in alcuni primi cellulari degli anni 2000 che permettevano la dettatura vocale degli SMS o riconoscevano i nomi della rubrica consentendo alle persone di avviare le chiamate con la voce. La svolta arriva con il machine learning e l’intelligenza artificiale che hanno permesso di migliorare drasticamente l’efficienza del riconoscimento vocale rendendo possibile la nascita dei veri e propri assistenti vocali. La prima azienda a dare un forte impulso in tal senso è Apple, che nel 2011 lancia SIRI, ancora oggi presente in tutti i prodotti della società, stimolando anche altre aziende a fare lo stesso. Google propone Assistente Google, Amazon Alexa, Microsoft Cortana e Samsung Bixby. Gli assistenti virtuali possono essere integrati in diversi tipi di piattaforme. Per attivarli, devono essere pronunciati una parola specifica o un insieme di parole: per esempio, Hey Siri, OK Google, Alexa e Hey Microsoft. Il loro utilizzo solleva problemi relativi alla privacy degli utenti poiché l'attivazione vocale richiede che il dispositivo sia sempre attivamente "in ascolto" delle azioni dell'utente.