aspatura
sf. [da aspo]. Nell'industria tessile, operazione eseguita al termine della filatura per trasportare il filato dalle spole alle matasse. L'aspatura è necessaria per la tintura del filato oppure per facilitare la spedizione alle ditte trasformatrici (maglifici o tessiture). Viene compiuta sull'aspatoio secondo due metodi, a filzuoli e incrociata, definiti dal tipo di movimento orizzontale della barra dei guidafili dell'aspatoio. Nell'aspatura a filzuoli il filato è avvolto sull'aspo parallelamente, suddividendo la matassa in diversi filzuoli; tale suddivisione è ottenuta con lo spostamento repentino della barra dei guidafili in modo da lasciare tra un filzuolo e il successivo un certo intervallo. Nell'aspatura incrociata la barra ha un movimento alternato di ampiezza uguale allo spazio occupato dalla matassa in modo che il filato è avvolto attorno all'aspo con i fili incrociati gli uni sugli altri.